- Manuale di logopedia per bambini sordi. Con esemplificazioni di unità logopediche, esercitazioni ed itinerari metodologici. Di P. Massoni e S. Maragna, FrancoAngeli 2001
- Come comprendere la sordità. Una guida per scuole e famiglie. E. Bosco, Edizioni Carocci Faber
- Quando la lingua italiana è un problema di E. Franchi e D. Musola, Dipartimento Scienze del Linguaggio dell’Università Ca Foscari di Venezia
- Dario Ianes: docente di pedagogia speciale, fondatore e anima culturale del centro Studi Erickson di Trento. Nel seguente link, troverete articoli e slide powerpoint per aggionarvi sulla pedagogia speciale del momento
- Perchè parliamo del Mondo dei Sordi?
- Viaggio nella LIS
- CASELLI: importanza dell’esposizione precoce alla LIS
- Le ragioni del diritto alla LIS
- L’orecchio
- Le cause della sordità
- La perdita uditiva nel LES
- La Logogenia
- L’adolescenza dei ragazzi sordi
- La costruzione dell’identità nell’adolescente sordo
- Guanti Rossi 1 – Guanti Rossi 2 – Guanti Rossi letture
COME COMUNICARE CON NOI SORDI?
Per consentire al sordo una buona lettura labiale la distanza ottimale nella conversazione non deve mai superare il metro e mezzo.
La fonte luminosa deve illuminare il viso di chi parla e non quello della persona sorda: bisogna parlare con il viso rivolto alla luce.
Chi parla deve tenere ferma la testa.
Il viso di chi parla deve essere al livello degli occhi della persona sorda.
Occorre parlare distintamente, ma senza esagerare. Non bisogna in alcun modo storpiare la pronuncia. La lettura labiale infatti si basa sulla pronuncia corretta.
Si può parlare con un tono normale di voce, non occorre gridare. La velocità del discorso inoltre deve essere moderata: né troppo in fretta, né troppo adagio.
Usare possibilmente frasi corte, semplici ma complete. Non occorre parlare in modo infantile. Mettere in risalto la parola principale della frase. Usare espressioni del viso in relazione al tema del discorso.
Non tutti i suoni della lingua sono visibili sulle labbra: fare in modo che la persona sorda possa vedere tutto ciò che è visibile sulle labbra.
Quando si usano nomi di persona, località o termini inconsueti, la lettura labiale è molto difficile. Se il sordo non riesce, nonostante gli sforzi, a recepire il messaggio, anziché spazientirsi, si può scrivere la parola a stampatello. Oppure usare, se la si conosce, la dattilologia (l’alfabeto manuale).
Anche se la persona sorda porta le protesi acustiche, non sempre riesce a percepire perfettamente il parlato. Occorre dunque comportarsi seguendo queste regole di comunicazione.
Per la persona sorda è difficile seguire una conversazione di gruppo o una conferenza senza interprete. Occorre quindi aiutarlo a capire almeno gli argomenti principali attraverso la lettura labiale, trasmettendo parole e frasi semplici e accompagnandole con gesti naturali.
La fonte luminosa deve illuminare il viso di chi parla e non quello della persona sorda: bisogna parlare con il viso rivolto alla luce.
Chi parla deve tenere ferma la testa.
Il viso di chi parla deve essere al livello degli occhi della persona sorda.
Occorre parlare distintamente, ma senza esagerare. Non bisogna in alcun modo storpiare la pronuncia. La lettura labiale infatti si basa sulla pronuncia corretta.
Si può parlare con un tono normale di voce, non occorre gridare. La velocità del discorso inoltre deve essere moderata: né troppo in fretta, né troppo adagio.
Usare possibilmente frasi corte, semplici ma complete. Non occorre parlare in modo infantile. Mettere in risalto la parola principale della frase. Usare espressioni del viso in relazione al tema del discorso.
Non tutti i suoni della lingua sono visibili sulle labbra: fare in modo che la persona sorda possa vedere tutto ciò che è visibile sulle labbra.
Quando si usano nomi di persona, località o termini inconsueti, la lettura labiale è molto difficile. Se il sordo non riesce, nonostante gli sforzi, a recepire il messaggio, anziché spazientirsi, si può scrivere la parola a stampatello. Oppure usare, se la si conosce, la dattilologia (l’alfabeto manuale).
Anche se la persona sorda porta le protesi acustiche, non sempre riesce a percepire perfettamente il parlato. Occorre dunque comportarsi seguendo queste regole di comunicazione.
Per la persona sorda è difficile seguire una conversazione di gruppo o una conferenza senza interprete. Occorre quindi aiutarlo a capire almeno gli argomenti principali attraverso la lettura labiale, trasmettendo parole e frasi semplici e accompagnandole con gesti naturali.
Tratto da: “Non udire oggi. Come comunicare con le persone sorde” Materiali informativi n. 53 –
Centro Nazionale Documentazione Informazione Storia dei Sordi ENS “Vittorio leralla”.
Centro Nazionale Documentazione Informazione Storia dei Sordi ENS “Vittorio leralla”.