La sveglia materna mi tocca i piedi dandomi fastidio.

<<Dai che oggi inizierai una nuova vita>>.

Oddio, mi devo alzare, è tardissimo! Balzo giù dal letto, mi reco in cucina correndo. Finisco la colazione e vado nella stanza, fuggendo.

…. Arrivati sul piazzale dello Scientifico, tanti ragazzi in attesa con i genitori a fianco. Sembriamo bambini dall’asilo.

Una professoressa esce fuori nel piazzale e fa l’appello formando le classi….Classe Prima G.

Imbarazzata, paura che questi possano avere la “puzza sotto al naso”. Non è così.

Sono ragazzi normali con le difficoltà e l’entusiasmo di ragazzi di Primo Liceo. Questa volta la fortuna mi ha assistito, la professoressa di sostegno è giovane e carica di entusiasmo.

La cosa che mi ha fatto tanto piacere che lei non solo aiuta me, ma anche la classe.

Si crea un rapporto di amicizia tra tutti noi. E questo non mi fa pesare il mio deficit.

…… Finito il primo anno. Niente debiti. Massimo dei voti. I miei voti superano le aspettative dei miei. Di fronte al quadro dei voti, che spettacolo, ho anche otto in matematica.

Alla faccia dei professori delle medie che mi volevano mandare in una scuola professionale e del preside che per un anno mi è stato col fiato sul collo.

Ancora non hanno capito, io sono tosta. Non la do vinta a nessuno.

I primi due anni sono idilliaci, senza difficoltà, senza imbarazzo.

Terzo anno. Cambiano i professori e la professoressa di sostegno. Le mie difficoltà uditive non vengono comprese e diventano non impegno da parte mia.

Quello che non capisco per loro è impreparazione. Meno male che i miei compagni mi sostengono, ma anche loro si trovano in una situazione difficile con alcuni professori nuovi.

Però la mia situazione mi sta pesando troppo anche a causa della professoressa di sostegno.

Ansie, vomiti, mal di testa. Andare a scuola diventa un incubo. Incubo che aumenta giorno per giorno.

Ora il mio problema non è la sordità, ma la professoressa che dovrebbe aiutarmi a superare il problema della sordità.

La professoressa di sostegno molto sicura di sé e impreparata al massimo sulle mie difficoltà uditive.

<<Bugiarda, tu non studi, basta leggere il testo e capisci!!>>

Va bene, lo faccio ma non ci arrivo, subentra la paura di non capire. Persa la voglia di studiare.

 

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