Iniziai ad aprire la mia mente, anche grazie all’istruzione, a Padova i docenti tenevano le loro lezioni in LIS, anche le interrogazioni avvenivano in lingua dei segni; questo mi consentì di dimostrare finalmente, per la prima volta, quanto valessi. Riuscii a superare il mio ritardo nello studio, scoprii il mio interesse per materie di cui fino ad allora non conoscevo l’esistenza, come la filosofia che oggi rappresenta una delle mie passioni; in altre parole, ero riuscito a riconquistare la mia vita, mi sentivo il padrone del mondo, del mio mondo”.
PALAZZO DARIO, Il mio cammino verso la sordità, La Matrice, Bari 2014 – p.28